mercoledì 31 marzo 2010

DOPO LA LUNGA NOTTE,FINALMENTE L'ALBA

30 mar 2010

Sono stati cinque anni terribili. Nel 2005 lasciavo la Regione Lazio con dispiacere, quella notte di aprile fu terribile, il popolo ci aveva voltato le spalle. E poi, un vero e proprio calvario, fatto di persecuzioni giudiziarie, linciaggi morali, coltellate alla schiena.
Sì, è stato davvero un periodo amaro della mia vita, fino all’alba di oggi, quando ho letto delle quindicimila preferenze personali con cui i cittadini di Roma e provincia mi hanno ridato la spinta per tornare in Regione. Oltre 15mila voti in una lista del 4 per cento, più di molti candidati delle liste del 27 (Pd) e del 34 (Lista Polverini).
Consultare quella tabella dei consensi personali è indubbiamente l’emozione più forte, perché ricostruisce un rapporto con tantissimi elettori che sono tornati a votarci. Nel Lazio, alle Politiche eravamo poco sopra il 3 per cento, alle Europee eravamo sprofondati allo 0,6…

Si ricomincia, dunque, da circa centomila voti – più dello stadio Olimpico vorrei dire a chi non voleva votarci persino per questioni calcistiche… - che La Destra ha ottenuto in Regione alla faccia di chi non ci aveva creduto e siamo stati più che determinanti nella vittoria di Renata Polverini che, a dispetto di tutte le cornacchie, ha stramazzato al suolo la Bonino con settantamila voti di differenza.
E la stessa Lista Bonino prende circa ventimila voti in meno de La Destra… ancora peggio Sinistra e Libertà e rifondaroli vari… Nella città di Roma superiamo anche l’Udc. In provincia di Roma e in quella di Rieti le percentuali più alte della Regione con il 4,6 per cento.

Insomma, un risultato che ci consente di ripartire e che nessuno ci ha regalato, visto che il Pdl ha orientato i propri voti sulla Lista Polverini. Nella nuova fase della Regione ci saremo con lealtà e voglia di ricostruire la Regione, con i nostri uomini, dirigenti e candidati che si sono impegnati allo spasimo.
Ci tengo a ringraziare anche i dirigenti di altre due Regioni: in Piemonte, pure con un risultato non soddisfacente, c’è un’impressionante coincidenza tra i nostri consensi e la vittoria di misura di Roberto Cota. In Campania entriamo finalmente in consiglio regionale.
Si ricomincia, dunque. Si ricomincia dai nostri voti e ora rifletteremo su come ristrutturare l’intera macchina organizzativa. Se nel Lazio siamo stati capaci di resistere all’impressionante onda berlusconiana, non c’è motivo per non farlo altrove. Ne riparleremo.

P.s.: Abbiamo resistito contro la vergognosa censura mediatica; abbiamo resistito al linciaggio di una sinistra che ha giocato a farci e farmi male. Non ce l’hanno fatta. Anzi, il più odioso di tutti, un consigliere del Pd di nome Alessio D’Amato, è rimasto a casa. L’odio non paga.

FRANCESCO STORACE




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