venerdì 24 settembre 2010

SCAMERATA PERINA.


24 set 2010

In Parlamento c’e’ una coriacea camerata che e’ molto grata a Fini.

Che pur se non le ha donato una casa Montecarlo, l’ha comunque generosamente munificata portandola in Parlamento.

Madame, non avendo mai preso in vita sua un solo voto a Roma dove abita, rappresenta il popolo toscano….


Rivoluzionaria da bambina, ora trascorre le giornate a scrivere quel che le passa per la testa nel tentativo di magnificare Gianfranco Fini, che da piccola odiava tenacemente.

Flavia Perina, specialista in congetture nel nome della nuova ideologia del tullianesimo, spara a zero contro tutti ed e’ abilissima a individuare manovre.

Lo dice ovviamente al Fatto di Marco Travaglio e lo fa scrivere sul suo quotidiano, peccato che scriva, dica, propali bugie.
Me la ricordo, Flavia, negli anni di piombo.

Credo che se avesse saputo allora che fine avrebbe fatto un appartamento ceduto a tutti noi avrebbe sguainato la spada prima all’indirizzo di via Quattro Fontane e poi via della Scrofa (te le ricordi?).

Adesso, per dimostrarsi piu’ finiana di Fini, inventa la manovra che riguarderebbe La Destra e i suoi dirigenti sulla casa di Montecarlo e straparla a vuoto.


Lei, poverina – anzi no – dimentica di sapere che non c’era bisogno di alcuna sollecitazione esterna per denunciare lo schifo che si e’ appreso.

Roberto Buonasorte e Marco D’Andrea presentarono la Colleoni a Fini; e certo la nobildonna che dono’ i suoi beni al partito per la buona battaglia non avrebbe mai immaginato che cio’ potesse coincidere con le fortune immobiliari del cognato di Fini.

Non si interroga, madame 007, sul perche’ quella casa e’ andata a finire a Giancarlo Tulliani.

Stramaledice i servizi segreti per non rispondere su quelli giornalistici.

La smemorata di gioventu’ ciancia persino su un amico tradito da Fini, come Filippo Apolloni Ghetti. E avanza congetture sulla prima pagina del Giornale.

Come se non fosse una notizia la denuncia del valore immobiliare di quella casa.

Non parla, non scrive, non sente quando la domanda e’ sul perche’ un partito vende una casa attraverso una societa’ offshore senza rivolgersi in trasparenza a una normale agenzia immobiliare.


Tutto questo per un posto in Parlamento.

Noi, quelli che abbiamo ce li conquistiamo col consenso popolare, una preferenza alla volta.

Quando lo avrai fatto anche tu, potrai parlare di noi.

E se uno di noi – non io, hai sbagliato anche questo – andra’ al governo, sara’ perche’ avevate provato a cancellarci dalla politica e non ci siete riusciti, scamerata Perina….


A Noi!(la casa…)

Francesco Storace



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