lunedì 22 settembre 2008

CONTRO LA VIOLENZA........MILITANZA ATTIVA!

SUCCEDE DI NUOVO. PURTROPPO!!!!!

GIORNI FA AVEVAMO POSTATO UN COMMENTO DOVE DICEVAMO CHE ERAVAMO RIMASTI ESTEREFATTI DALLA DERIVA "ANTIFASCISTA" DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA, GIANFRANCO FINI, INTUENDO CHE QUANTO IRRESPONSABILMENTE DICHIARATO, AVREBBE IN MANIERA CERTA FORNITO IL PRETESTO, A CHI, SEGUACE DI UN' IDEOLOGIA VECCHIA, STANTIA, OTTOCENTESCA, INADEGUATA A FORNIRE RISPOSTE AI GRAVI PROBLEMI DELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA, (NEMMENO IL LIBERALCAPITALISMO DEL RESTO, RAPPRESENTA LA SOLUZIONE!!), AVREBBE FORNITO IL PRETESTO, RIPETO, PER IMPORRE LA "LEGGE DELLA SPRANGA", A "LORO" COSI' COEVA, E D'ALTRONDE A QUESTA MAGGIORANZA (PDL) ED A QUESTA "FINTA OPPOSIZIONE" (PD) POTREBBE FORNIRE IL PRETESTO PER RISPOLVERARE LA TEORIA, DI DEMOCRISTIANA MEMORIA, DEGLI OPPOSTI ESTREMISMI, COSI' FUNZIONALE A NASCONDERE AGLI OCCHI DEGLI ITALIANI LA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIALE IN CUI VERSA LA NOSTRA PATRIA, IN PARTICOLARE. LA NOSTRA RISPOSTA, DEVE ESSERE LA MILITANZA FERMA, VIGILE MA SERENA, SENZA CADERE NELLA TRAPPOLA DELLE PROVOCAZIONI.
GIOVENTU' ITALIANA E LA FEDERAZIONE PROVINCIALE DI TRIESTE DEL MOVIMENTO POLITICO "LA DESTRA", ESPRIMONO LA PROPRIA SOLIDARIETA' AI QUATTRO RAGAZZI AGGREDITI ED ALLE LORO FAMIGLIE.
QUI DI SEGUITO POSTIAMO L'EDITORIALE DEL DIRETTORE DEL GIORNALE ONLINE DEL MOVIMENTO, "DESTRA NEWS".


Aggressione a Palermo… non cadere nella logica delle opposte fazioni

Una città insonnolita. Una notte ancora calda. Quattro ragazzi in giro per le strade. E’ una normalissima visione di un classico sabato sera. Potrebbe essere una qualsiasi città italiana. Stavolta siamo invece a Palermo. Città calda, solare, piena di contraddizioni, ricca di storia e cultura. Di Stato ed anti Stato. Ma anche di centri sociali occupati. Ed è in questa città che 4 iscritti a La Destra, tre ragazzi ed una ragazza, all’uscita di un pub dove avevano trascorso la serata, sono stati aggrediti. In trenta contro quattro. Chiara la premeditazione dell’azione che ha portato uno dei ragazzi al pronto soccorso dove gli sono stati messi 12 punti di sutura alla testa.Sembra quasi una scena d’altri tempi. Tempi lontani ai quali tutti noi di una certa età speravamo di non dover più assistere. Eppure accade di nuovo. Lo avevamo detto chiaramente, soprattutto dopo le dichiarazioni sconsiderate del Presidente della Camera e leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini. E’ una logica conseguenza. Inevitabile. Quando si fanno certe dichiarazioni si deve temere il peggio. E così è stato. Mestare nel torbido con la consapevolezza del possibile ritorno a strategie della tensione che già troppi lutti ha portato a questa Italia dove la democrazia viaggia su binari diversi, non è cosa saggia bensì assurda e provocatoria.Che in politica, almeno in passato, quando le pulsioni ideologiche erano vive e si facevano carne, quela strategia ci poteva anche stare, anche se non era comunque giustificata. Oggi, alla presenza di partiti di plastica, di partiti innaturali figli di una presunta modernizzazione politica, il voler rialimentare fuochi spenti o sopiti è un gesto da mettere sotto accusa senza sé e senza ma.Perche dare di fatto una giustificazione a un non valore è come dire chiaramente “uccidere un fascista non è reato”. Uno slogan odioso e perverso che per anni è risuonato nelle piazze, all’interno delle scuole e per i corridoi delle università. Per questo si deve condannare con forza sia il gesto sconsiderato dei soliti gruppettari dell’ultrasinistra capaci solo di aggredire ragazzi e ragazze inermi quando il rapporto è almeno 4 a 1. E’ sempre stato così e la cosa non deve affatto meravigliare. Ma si deve soprattutto condannare chi, di fatto, con le sue dichiarazioni ha dato il via a quella che potrebbe essere una lunga scia. Non cadere in questo tranello, come accadde 30 anni fa deve essere l’impegno di tutti, dirigenti e militanti. Così come non vorrei sentire nuovamente un ritornello sempre in voga 30 anni fa “dobbiamo difendere le sezioni” salvo poi abbandonare a se stessi le centinaia di giovani che lo fecero. Dobbiamo fare attenzione, vigilare costantemente. Facile sarebbe suonare la carica e cadere nella spirale d’odio. Di esempi da evitare ne abbiamo a volontà e sono io il primo a dirlo perché figlio, insieme a tantissimi altri, di quella logica. No, è scorso troppo odio, troppa violenza, troppo sangue sotto i ponti di questa Italia madre e matrigna. Vigilare, quindi, senza diventare i nuovi figli dell’odio. Anche se questo non vuol dire certo subire passivamente aggressioni o soprusi. La risposta non può e non deve essere che una sola: militanza attiva nelle strade, tra la gente e per la gente. Costruire La Destra ovunque, impegnarsi a fondo per cambiare questa società avvelenata. Dimostrare a tutti che La Destra non è come gli altri partiti, che non fa promesse e non le mantiene. Questa è l’unica risposta che vogliamo e dobbiamo dare. Dialogare con tutti ma non forzatamente con tutti. Con chi non ha altri argomenti che le spranghe e l’antifascismo militante non può esistere dialogo se non l’emarginazione politica. Noi facciamo politica e non guerra tra bande. Se saremo in grado di fare questo sarà la stessa città, saranno le stesse forze politiche a loro contigue che li metteranno in un angoletto. In una riserva dove loro stessi si stanno rinchiudendo. Segno inequivocabile che si tratta di persone che non hanno imparato nulla dal passato e che si prestano ad essere gli utili idioti dell’ennesimo burattinaio che muove i fili solo per interesse personale. Noi, che da quel passato veniamo e da quel passato abbiamo imparato tanto non siamo pupazzi da muovere a piacimento. L’Italia, almeno in questo, è cambiata per questo La Destra non è un nuovo partito ma un partito nuovo.
Stefano Schiavi







Vi ricordiamo che per poter partecipare al blog è necessario scrivere il proprio nome o nick ed inserire un indirizzo email VALIDO.
Il Blog è uno spazio aperto a vostra disposizione, è creato per confrontarsi direttamente.
L’immediatezza della pubblicazione dei vostri commenti non permette filtri preventivi. L’utilità del Blog dipende dalla vostra collaborazione per questo motivo voi siete i reali ed unici responsabili del contenuto e delle sue sorti.
E’ preferibile non inserire:
- messaggi non inerenti al post
- messaggi pubblicitari
Non sono consentiti:
- messaggi con linguaggio offensivo
- messaggi che contengono turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, contro l’unità dell’Italia ecc.).
In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.


Amministratore

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. L’indirizzo IP verrà segnalato alla Polizia Postale e sottoposto alle norma vigenti di legge in materia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

solidarietà ai camerati vilmente aggrediti da una banda di comunistoidi!

gianluca