domenica 23 maggio 2010

AVANTI TUTTA!!!!!

21 mag 2010

C’è davvero da riflettere sullo stato di salute del Belpaese.
In queste settimane sto girando ancora l’Italia, si vota per le amministrative in Sicilia e in Sardegna. In particolare in Sicilia, dove Nello Musumeci e Gino Ioppolo hanno organizzato ottime iniziative a sostegno dei candidati del partito in presenza di una sciagurata legge elettorale, che porta addirittura al 5 per cento lo sbarramento – una vera e propria vergogna antidemocratica! – si vota in una quarantina di comuni.
Ebbene, il quadro delle alleanze è desolante: credo che in nessuno dei comuni ci sia un’alleanza simile ad un altro. Alleanze mutevoli, sia di partiti che di coalizione. E di correnti.
Del resto, nella felice e bella vittoria del Lazio c’era stato qualcosa di altrettanto anomalo: in assenza della lista del Pdl in provincia di Roma, il primo partito della Regione non è risultato – come ci si aspettava – il Pd, bensì la lista civica intitolata alla presidente che ha vinto. Una lista nata poche settimane prima.

Tutto questo segna un clamoroso vuoto di politica che va riempito. Tutto questo è anche figlio dei tempi, con un’opinione pubblica sempre più disorientata, sbandata, senza punti di riferimento. E se Berlusconi non si sbriga a fare piazza pulita anche all’interno del suo partito, anche per lui rischiano di registrarsi, come i sondaggi cominciano a segnalare, cadute di consenso. Che non significa aumento di voti per un’opposizione inesistente, che si fa sentire solo per le smargiassate di Di Pietro e il conflitto permanente nel partito democratico.

La politica che manca va costruita con la pazienza necessaria. E noi dobbiamo lavorare per una destra altrettanto necessaria.
Ora si avvierà la stagione dei congressi, in cui eleggeremo i segretari provinciali e quelli regionali del movimento, successivamente alla conclusione del tesseramento: parteciperanno alle assise gli iscritti che avranno versato la relativa quota entro il 31 maggio. E le tessere – che ricordo sono di validità biennale: 2009-2010 – saranno finalmente consegnate.

Poi, la stagione ripartirà con la costruzione di un nuovo progetto costituente, su cui dovremo lavorare con grande passione ed entusiasmo.
Nazione e Lavoro come contenuti dominanti di un soggetto politico a cui il congresso nazionale che convocheremo a prescindere dalla scadenza statutaria – almeno questa è l’intenzione che vorrei manifestare – dovrà darci un contenitore ancora più penetrante. Sono affezionato al termine Destra e non voglio abbandonarlo, anche perchè ancora pochi ci conoscono così. Ma occorre completarlo e non certo è sufficiente aggiungervi un cognome, foss’anche il mio.

La Destra della Nazione e del Lavoro dovrà caratterizzarsi come forza capace di catalizzare quanti non intendono ammainare la bandiera dell’identità nazionale, dei diritti sociali, costi quel che costi anche nei rapporti con le altre forze politiche. Ormai, anche nelle coalizioni e nei partiti – esempio Berlusconi-Fini - il conflitto non è più uno scandalo…
Ma non solo contenuti economici; la forza del Sacro, che individuammo alla Costituente del 2007 come valore portante della nostra destra, deve vederci sempre più attenti in un’Italia che smarrisce la sua dimensione etica. Se un gruppo di giudici di Lussemburgo pretende di cancellare il Crocefisso dagli edifici pubblici, è perchè si avverte oltreconfine una caduta di tensione morale e valoriale: del resto, se nella maggioranza parlamentare c’è chi professa il Corano nelle scuole, perchè chi sta all’estero dovrebbe pensare che da noi ci si dovrebbe indignare?

Ecco, la capacità di indignarsi come motore di una presenza politica.
E vale soprattutto per le porcherie a cui assistiamo ogni giorno e che rischiano di assimilare tutti in un unico calderone. Non abbiamo rinunciato a una carriera più tranquilla per farci identificare uguali agli altri. E le alleanze non possono rappresentare un alibi per stare zitti. Chi ci vuole dovrà sopportarci.

Per questo è importante iscriversi: è il tempo di dar vita a uno sforzo straordinario di reclutamento, censire la forza e preparare tante manifestazioni popolari in tutto il Paese: abbiamo punti di forza in Campania e nel Lazio dove siamo presenti nella regioni – a cominciare da quella straordinaria figura che è Teodoro Buontempo assessore della giunta Polverini – ma dobbiamo sviluppare la nostra azione ovunque, al Nord come al Sud.
Comincia a sentirsi questa voglia di una destra necessaria, che non si trova nei patetici tentativi di formarla in correnti interne al Pdl. No, la casa della Destra italiana è qui, e se pezzi significativi della politica locale cominciano a spostarsi verso di noi, vuol dire che vale la pena di insistere. Dario Rossin in Campidoglio e Cesare Bruni – capogruppo uscente di An al comune di Latina – che passano con noi, sono i primissimi segnali. Altri arrivano da varie parti d’Italia e si concretizzeranno a breve.
Ma la vittoria dipende solo dallo sforzo di ciascuno di noi. Avanti, bandiere in testa, per affermare il diritto a una Destra che nessuno può cancellare.

FRANCESCO STORACE




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